giovedì 28 gennaio 2021

GIU’ LE MANI DALLE LAVORATRICI E DAI LAVORATORI DELLA SANITA’ - Sciopero lunedì 14 dicembre SAN PAOLO (Mi) - foto e video presidio

 


Dopo anni di mancati investimenti e assunzioni, con un progetto regionale che puntava alla chiusura dei due ospedali, prendendo a pretesto l’accorpamento e la realizzazione di un nuovo Ospedale, che sapeva molto di privatizzazione, la pandemia in corso ha ulteriormente evidenziato la drammatica situazione degli ospedali San Paolo e San Carlo, come denunciato dal primario del Pronto Soccorso, chiedendo – inascoltata - alla Direzione la chiusura degli accessi, e come ribadito in una lettera firmata da 49 medici, ora sotto attacco della stessa Direzione, che ha notificato le contestazioni disciplinari.

A questi lavoratori va la nostra solidarietà, così come a tutte le lavoratrici e ai lavoratori che si sono trovati, ancora una volta, a subire le pessime condizioni di lavoro, dovute a decenni di tagli, operati dai vari governi e alla distruzione dei servizi sanitari effettuata dalla Regione, per lasciar sempre più spazio alla sanità privata.
La pandemia è in corso ormai da più di 8 mesi e il numero dei deceduti nella sola regione Lombardia ha superato le 20 mila persone, in tutta Italia siamo oltre le 60 mila vittime.
Una tragedia epocale; una tragedia che, dopo la prima ondata, poteva essere prevista, limitata e tamponata. Innanzitutto, rafforzando quella medicina territoriale, che in Lombardia, negli ultimi decenni e ancor più dal 2015, con la sperimentazione della legge 23, è stata smantellata, sempre a favore dei grandi gruppi ospedalieri privati.
Guardando anche oltre l’emergenza, serve potenziare il sistema sanitario pubblico, investendo soprattutto sul personale, non solo sul cemento!
Occorre stabilizzare ed internalizzare il personale: oggi nel pubblico lavorano infermieri e personale di supporto assunti da agenzie interinali e cooperative! Aumentare gli organici, rinnovare il contratto di lavoro: l’ultimo rinnovo è stato fatto a contratto già scaduto, con arretrati insussistenti e senza nemmeno il recupero dell’inflazione! Occorre garantire le condizioni di salute e sicurezza nelle strutture sanitarie, sia per i lavoratori che per i cittadini! Ribadiamo anche con forza la nostra contrarietà ai turni di 12 ore, mentre auspichiamo la riduzione dell’orario di lavoro con aumento dei salari.
Ai lavoratori del San Paolo e San Carlo va, quindi, tutta la nostra solidarietà e vicinanza;
così come continueremo il nostro sostegno al Comitato per la difesa della sanità pubblica del sud ovest, che in questi mesi ha operato per denunciare quanto stava accadendo nei due ospedali e sostenendo i lavoratori, nella difesa intransigente della sanità pubblica, e a loro ci uniamo nella richiesta di commissariamento della sanità lombarda.

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